Il concetto della terapia compressiva si basa su un principio meccanico semplice ed efficace: l’utilizzo di un “indumento” elastico per la gamba.
Comprimendo l’arto con una pressione graduata, massima alla caviglia e decrescente man mano che risale lungo la gamba, la calza compressiva favorisce il ritorno venoso, riduce la pressione venosa, previene la stasi venosa e il deterioramento delle pareti venose, dona un efficace sollievo a gambe dolenti e pesanti e aiuta a ridurre gli edemi dovuti a ristagno del sistema linfatico aiutando il corpo a far risalire il sangue e la linfa lungo la gamba contro la forza di gravità.
Questo trattamento deve essere prescritto da un medico per trattare flebiti, trombosi, per la post-terapia dopo chirurgia, scleroterapia e qualsiasi altra forma di trattamento delle vene varicose ed anche per dare sollievo in tutte le condizioni di malattia venosa cronica (pesantezza alle gambe, vene varicose, edemi, ulcere alle gambe). Viene inoltre prescritto come terapia di mantenimento anche nei trattamenti di linfedemi e lipedemi.
Può essere prescritto anche per prevenire problemi venosi durante la gravidanza e in caso di lunghi viaggi.
Se non sussistono controindicazioni, come ad es. un’insufficienza arteriosa severa, si possono acquistare calze compressive riposanti senza alcuna prescrizione medica.
In base alla patologia, è possibile applicare una terapia compressiva medica di diverse forme: gambaletti, calze, collant o bende.
Principi
1. Il principio di questa terapia consiste nell’esercitare una pressione controllata sull’arto. L’unità di pressione è il millimetro di mercurio (mmHg) o l’ectopascal (hPa). 1 mmHg = 1,33 hPa.
2. Le calze elastiche non sono una protesi, quindi non si sostituiscono all’arto nello svolgere la sua funzione, ma bensì sono un ortesi, la loro azione è quella si sostenere e rinforzare una parte del corpo.
3. L’azione del dispositivo si base su un principio meccanico. Fa uso del principio dell’isteresi che è definita dalla curva di trazione-scarico di un corpo elastico. La trasmissione della pressione al sistema vascolare mediante tali dispositivi avviene per via indiretta.
4. Questo principio si oppone all’aumento eccessivo della pressione indotto da un sistema venoso deficitario.
5. La pressione è maggiore a livello della caviglia. Il dispositivo compressivo deve quindi esercitare una contro-pressione laddove il livello di pressione è massimo, ovvero alla caviglia.
6. La pressione è decrescente. Siccome deve essere rispettata la direzione del flusso ematico, la pressione deve essere decrescente. La riduzione graduale della pressione è definita nei requisiti del dispositivo e dipende dalle classi di compressione.
7. La pressione è determinata da:
– forza del ritorno elastico delle calze
– forma dell’arto: la pressione esercitata sull’arto dipende dalla curvatura della superficie in un determinato punto (legge di Laplace). Di conseguenza, questo tipo di calza esercita una pressione maggiore sopra il margine tibiale e il tendine di Achille ed una pressione inferiore sulla faccia laterale della gamba. Dietro le caviglie, la pressione è assente in quanto l’indumento non è a contatto con la pelle.
Effetti della compressione
1. Effetto emodinamico
Aumento del flusso sanguigno venoso
Diminuzione del volume sanguigno venoso
Riduzione del reflusso in vene superficiali e/o vene profonde malate
Riduzione di una pressione venosa alta di origine patologica
2. Effetto sui tessuti
Riduzione di un edema tissutale di notevole entità
Aumento del drenaggio di sostanze nocive
Riduzione dell’infiammazione
Sostegno dei processi riparativi
Miglioramento del movimento di tendini e articolazioni
Livello di compressione1) | Indicazione | ||
10-20 mmHg | Pesantezza e affaticamento dell’arto |
Vene varicose di grado lieve durante la gravidanza
Vene varicose di grado lieve senza edema significativo
Profilassi antitrombotica e antiembolica di pazienti immobilizzati
Profilassi durante viaggi lunghi (Sindrome da Economy Class) 20 – 30 mmHgVene varicose di grado più severo durante la gravidanza
Vene varicose con edema di grado lieve
Post trombosi venosa superficiale e profonda
Post scleroterapia, chirurgia venosa o ablazione termica2)
Insufficienza venosa cronica (CVI)
Gestione di ulcera venosa guarita
Prevenzione di TVP e edema
Sindrome post-trombotica (SPT)
Prevenzione di una SPT
Edema post-traumatico 30 – 40 mmHgVaricosi pronunciata con edema severoInsufficienza venosa cronica severa
Trattamento di ulcere attive e ulcere recidivanti
Edema post-traumatico severo
Linfedema >40 mmHgSindrome post-trombotica severaLinfedema severo
1) I livelli di compressione proposti sono puramente indicativi e possono essere cambiati secondo il giudizio del terapista. Le normative nazionali possono definire valori di compressione diversi per certe classi di compressione.
2) Negli USA una pressione di 30-40 mmHg viene utilizzata casomai per procedura post chirurgia venosa o ablazione termica.