Rispetto al resto della popolazione, gli sportivi sono più propensi a sviluppare problematiche al piede; questo naturalmente in relazione al tipo di sport e anche all’intensità, frequenza e durata degli allenamenti. Una soluzione, in parte, a queste problematiche può essere il plantare.
Il tecnico ortopedico Antonio Gaiani ci permetterà di conoscere alcuni particolari su questo importante tema.
Purtroppo nello sport devono essere messi in conto gli infortuni, soprattutto distorsioni che spesso vedono coinvolte le caviglie: quali possono essere le conseguenze se questi infortuni vengono trascurati o minimizzati?
Normalmente le cose si risolvono in maniera fisiologica dando tempo alla guarigione e con le cure adeguate, potrebbe anche succedere però che si verifichino delle serie conseguenze a carico della cartilagine e/o delle ossa e dei legamenti; quindi il consiglio che posso dare quando si subisce un trauma è quello di rivolgersi subito ad uno Specialista per fare i dovuti approfondimenti di modo da essere sicuri di trattare la lesione correttamente. Dopodiché se rimangono delle problematiche residue bisogna porre grande attenzione alla calzatura indossata, valutando l’eventuale utilizzo di plantari su misura. Così, se si ha il beneplacito del medico, si può anche proseguire l’attività sportiva o lavorativa.
Ma quali sono i disturbi dei quali possono soffrire gli atleti?
Da una parte mettiamo gli incidenti fortuiti, magari provocati da un contrasto con un avversario che sono imprevedibili ed ingestibili. Poi ci sono altri tipi di incidente, come i traumi che uno può procurarsi durante un allenamento, stiramenti, distorsioni, etc… Infine ci sono degli incidenti dovuti alla funzionalità stessa del piede: per esempio, se un atleta ha un piede cavo supinato, ovvero un piede che ha tanto arco plantare, rischia di procurarsi più facilmente delle sublussazioni alla caviglia; oppure uno sportivo con un piede piatto pronato può avere dei problemi in fase di atterraggio dopo un salto. Quindi ci sono delle disfunzioni biomeccaniche del piede che possono essere propedeutiche ad alcuni traumatismi.
Questi traumatismi, possono inficiare il gesto atletico dello sportivo?
Sì. Ma quello che inficia il gesto atletico dello sportivo in maniera più subdola è la funzionalità non ottimale del piede. Ci sono delle piccole disfunzioni che non vengono riconosciute tali, contrariamente alle grandi che sono più facili da riconoscere e quindi gestibili. Le piccole disfunzioni, proprio perché l’atleta ha dei sovraccarichi meccanici molto importanti, affiorano in modo a volte eclatante e inaspettato. Va detto in questo contesto che alcune calzature, specifiche per certi tipi di gesti atletici, non vanno ad aiutare il piede ma anzi possono creare delle conseguenze anche importanti. Per esempio se siamo dei runner una delle incorrenze più tipiche sono le fasciti plantari insieme alle tallodinia, alle infiammazioni della bandelletta ileo-tibiale. Il tecnico ortopedico può aiutare in questo caso nella scelta di una calzatura sportiva strutturalmente adeguata mentre il medico è l’interlocutore fondamentale per fare una valutazione biomeccanica dell’atleta e quindi comunicare al tecnico ortopedico quale sia il plantare più appropriato. Ricordo inoltre che la costruzione del plantare sportivo può essere anche totalmente diversa da quella per le calzature di uso quotidiano od antiinfortunistiche.od antiinfortunistiche.