È tempo di mare! Eh si, finalmente è arrivata l’estate e con lei i primi week end fuori porta e le prime vacanze al mare, libertà e piedi nudi sono la parola d’ordine per le camminate sulla battigia.
Ma fate attenzione ai vostri piedi! Nonostante il senso comune dica che camminare sulla sabbia faccia bene, haimé la cosa non è proprio vera. Se da un certo punto di vista i bambini possono trarre un giovamento nel camminare sulla sabbia a piedi nudi, perché questo stimola la loro capacità propriocettiva (la consapevolezza di sapere dove si trova nello spazio il proprio corpo e quindi migliorare il processo di accrescimento) lo stesso non si può dire per gli adulti.
La sabbia è un terreno cedevole che costringe a riadattarsi in continuazione a livello posturale, creando un notevole sovraccarico funzionale.
E’ esperienza comune che camminare sulla sabbia sia più faticoso, inoltre spesso la sabbia e anche molto calda e l’insieme di queste caratteristiche accentua o crea tutta una serie di problematiche relative ai piedi, come ad esempio la fascite plantare, le metatarsalgie, le infiammazioni del piede posteriore e molte altre.
Molto spesso alla fine del periodo estivo si rivolgono al nostro laboratorio e all’attenzione di medici e podologi numerose persone con accentuate o neonate patologie, senza neanche lontanamente immaginare che sia stata la passeggiata sulla sabbia giornaliera a crearle, anzi convinte di aver fatto il massimo bene per i loro piedi e quindi anche senza capire “come mai” abbiano tutti questi dolori.
I due nemici contro cui dobbiamo combattere sono:
- la DESTABILIZZAZIONE che il terreno crea, quindi la continua ricerca di stabilità dà un gran lavoro a muscoli a articolazioni non sempre pronte a riceverlo
- il CALORE è il secondo fattore negativo da gestire
A questo punto la domanda sorge spontanea “E il bagnasciuga?”
anche il bagnasciuga racchiude i suoi rischi, innanzitutto il nostro bagnasciuga è sempre in qualche orientato verso valle, quindi camminando sul bagnasciuga avrò sempre un atteggiamento tendenzialmente pronazione da un lato e iper supinato dall’altro, questo crea degli stress meccanici e un affaticamento che per lo più sono gestibili, ma se il piede ha delle problematiche andrà ad accentuarle.
Altro discorso per chi soffre di metatarsalgie, cioè il classico dolore sotto i piedi che più spesso compare nella parte centrale delle dita, quella in corrispondenza del secondo e terzo dito e che, soprattutto se si pestano delle conchiglie o altro materiale duro andrà ulteriormente ad accentuarsi.
Ovviamente con questo non vogliamo assolutamente dire che non si possa andare al mare, ma semplicemente che per farlo in tutta sicurezza e mettendosi al riparo da queste complicanze bastano due semplicissimi accorgimenti:
- ascoltarsi e ascoltare le proprie sensazioni, se camminando sulla battigia avvertiamo piccoli fastidi non facciamo finta di nulla per non creare o aggravare sintomatologie fastidiose.
- dotarsi sempre di una ciabattina magari con fondo in Eva ammortizzata, noi suggeriamo da anni le ciabattine da spiaggia della Peter Legwood che trovate anche nel nostro shop on line, per isolarsi dal calore e migliorare l’appoggio.
Quindi la passeggiata sulla battigia si può osare ma senza esagerare, se ho qualche problemino ai piedi qualche centinaio di metri ce lo si può permettere se invece non si hanno problemi particolari comunque fate attenzione perché è un terreno che mette a dura prova le strutture. Assolutamente vietata invece la corsa a piedi nudi sulla battigia riservata a chi è dotato di un super fisico!
Il consiglio per la camminata allenante o la corsa allenante è di indossare sempre le scarpe da running, magari ottimizzate per le proprie esigenze e se necessario con al loro interno un plantare su misura pensato per l’alto impatto.
Questo articolo non per demonizzare spiaggia e sabbia, ma per portare l’attenzione su come prevenire le problematiche che questo terreno può innescare e per dire ad atleti da sabbia, come anche i pallavolisti, di porre attenzione a calzature e plantari per evitare che si inneschino traumi al ginocchio e al piede per poter continuare a fare la propria attività in tutta sicurezza. Il gioco sulla sabbia, soprattutto a livello agonistico è molto impegnativo, tenete conto sempre di questo parametro.